מכירה פומבית 33
Lucas aste
19.9.24
Via Nino Bixio, 32, 20129 Milano MI, איטליה
Giovedì 19 settembre 2024 dalle ore 14
המכירה הסתיימה

פריט 810:

Francesco Ruschi (Roma 1600/1610 - Treviso 1661) attribuito
Sacra Famiglia e santi Giustina, Giovanni ...

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מחיר פתיחה:
5,000
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€5,000 - €8,000
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המכירה התקיימה בתאריך 19.9.24 בבית המכירות Lucas aste
תגיות:

Francesco Ruschi (Roma 1600/1610 - Treviso 1661) attribuito
Sacra Famiglia e santi Giustina, Giovanni Battista, Francesco e Girolamo
Olio su tela
96,5 x 60,5 cm
Provenienza: asta di Christie's Roma del 17/12/2003, lotto 387, attribuito ad Antonio Zanchi.
In quest'opera, come sovente nel suo periodo veneziano, Ruschi prende spunto dai grandi esempi di Paolo Veronese, riducendoli a misure consone all'ambito privato. In questo caso buona parte della tela si rifà alla Sacra Famiglia e Santi (detta Pala di San Zaccaria) oggi conservata alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Mantiene la figura di San Gerolamo, ma sostituisce quella in vesti cardinalizie originale con l'immagine ignuda del medesimo santo desunta da quella dipinta da Johann Liss per la chiesa dei Tolentini di Venezia, quasi a voler siglare lo stile pittorico del tempo a Venezia, in parte fermo e legato ai fasti passati e in parte pronto ad accogliere nuovi stimoli "foresti" giunti grazie all'arrivo di Domenico Fetti, Giovanni Battista Langetti e del già citato Johann Liss. Inoltre, a suggellare l'importanza di quest'opera e la capacità del suo autore, va sottolineato come arricchisce la scena dipingendo un angelo che regge il tendame alle spalle della Vergine.

Francesco, dopo un apprendistato nella bottega del Cavalier d’Arpino, fu a stretto contatto con alcune personalità di spicco del caravaggismo romano degli anni Venti. Nello stesso tempo coltivò l’amicizia con Francesco Albani, e s’interessò a quanto proposto da Pietro da Cortona. Tra il 1628 e il 1629 giunse a Venezia, probabilmente al seguito del padre medico. L’ambiente veneziano impresse sulla sua tavolozza un amore verso Veronese, percepibile nei dipinti degli anni Trenta. Secondo lo storiografo Carlo Ridolfi, a Ruschi fu chiesto, dalle autorità della Serenissima, di «rinnovare» due teleri del Tintoretto in Palazzo Ducale, visto che lo consideravano in grado di comprendere e calarsi nello stile del grande maestro veneziano meglio di altri. Tra il 1639 e il 1651 si dedicò a uno degli incarichi più impegnativi e prestigiosi, come la decorazione del soffitto della chiesa di S. Anna a Venezia, alcuni dipinti di storia romana e con episodi biblici per il collezionismo privato, riconoscibili per i contorni netti e le cromie ricche dai toni acidi e stridenti, in cui emerge la sua vocazione decorativa, elaborata in un classicismo accademico. A lui deve qualcosa il Carpioni, ma soprattutto la generazione di pittori nati anche grazie al suo apporto: Giovanni Carboncino, Valentin Lefèbre, Giovanni Antonio Flumiani oltre a Antonio Zanchi, Pietro Negri, Francesco Rosa e Federico Cervelli, che il Temanza (1738, 1963, p. 84) ci dice essere stati suoi allievi.


Francesco Ruschi (Rome 1600/1610 - Treviso 1661) attributed
Holy Family and Saints Justine, John the Baptist, Francis and Jerome
Oil on canvas
96,5 x 60,5 cm
Provenance: Christie's Rome auction of 17/12/2003, lot 387, attributed to Antonio Zanchi.
In this artwork, as was often the case in his Venetian period, Ruschi took his cue from the great examples of Paolo Veronese, reducing them to sizes appropriate to the private sphere. In this case, much of the canvas is based on the Sacred Family and Saints (known as the Pala di San Zaccaria) now in the Gallerie dell'Accademia in Venice. It retains the figure of St. Jerome but replaces the one in the original cardinal's robes with the naked image of the same saint taken from the one painted by Johann Liss for the Tolentini church in Venice, as if to seal the pictorial style of the time in Venice, partly firm and tied to past splendour and partly ready to welcome new "foreign" stimuli that arrived thanks to the arrival of Domenico Fetti, Giovanni Battista Langetti and the aforementioned Johann Liss. Moreover, to seal the importance of this artwork and the skill of its author, it should be emphasised how he enriched the scene by painting an angel holding the curtain behind the Virgin.

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