feticcio NKISI N’KONDI

feticcio NKISI N’KONDI
Gruppo etnico: Kongo

Provenienza: Repubblica Democratica del Congo

Tipologia e descrizione oggetto: I feticci M’kondi erano largamente diffusi e utilizzati in varie aree dell’odierna RDC. Suddivisi principalmente in feticci di uso pubblico e privato si riteneva fossero in grado di mettere in comunicazione il mondo umano con quello degli antenati e degli spiriti, gli Nkisi. I feticci, costruiti in collaborazione tra artigiani e Nganga, svolgevano ruoli fondamentali nelle comunità BaKongo rispetto all’amministrazione della vita del gruppo, le dispute interne e la risoluzione dei problemi furono requisiti dai coloni belgi durante tutto il ‘900 per limitare il potere politico e rituale delle comunità.
Questo feticcio di piccole dimensioni era certamente destinato ad un uso privato e poteva essere commissionato da un singolo o da una famiglia per una ragione specifica, come difesa e protezione, oppure per tenere lontane le malattie o aggirare la sfortuna. La struttura antropomorfa, volutamente neutra nel genere presenta una cavità all’altezza dello stomaco, il Bilongo, in cui il Nganga, il sacerdote tradizionale, inseriva elementi rituali, erbe, pozioni, parti animali finalizzate a soddisfare la richiesta del committente, che poi veniva sigillata con un vetro o uno specchio. Attraverso lo specchio era possibile dialogare con il mondo degli antenati per risolvere dispute o chiedere soluzioni a problemi, ogni chiodo piantato rappresentava una richiesta accolta o una prova superata. La figura carica inoltre un contenitore sigillato da strisce di rafia che coprono anche il collo che contiene elementi minerali e erboristici necessari ai fini rituali. Si apprezzano tracce di multi pigmentazione ottenuta attraverso l’utilizzo di erbe vegetali rituali e coloranti.
Gli occhi spalancati protetti dal vetro rappresentano la capacità di vedere al di là dell’occhio umano, si apprezza un velo rossastro dato dall’età dell’oggetto e dalla prolungata esposizione.
Dimensioni: h 28cm